In una serie di tre video, P. Tomaz Mavrič CM ci invita a concentrare la nostra riflessione su tre oggetti appartenuti a San Vincenzo de Paoli: il suo mantello, il cappello e le scarpe. Oggi vi presentiamo la terza: i suoi sandali.
Queste reliquie sono un esempio dell’impegno di San Vincenzo de ‘Paoli ai bisognosi. Egli non ha esitato a percorrere lunghi tragitti per aiutarli. Ancora una volta, queste reliquie ci dicono come Vincent era come, e come noi, i suoi seguaci, dovremmo essere.
In questo terzo video, p Tomaz Mavrič CM ci invita a contemplare i sandali di San Vincenzo con uno sguardo di fede:
Fr. Tomaz Mavrič CM ci dice:
Queste preziose reliquie, questi sandali di Vincenzo de’ Paoli che tengo nelle mie mani parlano da sole. Non possono quasi più essere chiamati sandali, pieni di buchi come sono, tutti consumati. Ci parlano di Vincenzo che andava e andava instancabilmente incontro a Gesù e ai poveri. Non gli importava in quale forma fossero i suoi sandali.
Quanti chilometri hanno fatto queste scarpe? Verso quanti poveri sono andate questi sandali? Ditemi, quante volte Vincenzo ha incontrato Gesù con questi sandali?
Facciamo lo stesso. Andiamo e facciamo approfondire la nostra vicinanza a Gesù, ai poveri. Andiamo alle periferie. Andiamo!
Domande per il dialogo:
Dopo aver visto questo video insieme, siete in grado di rispondere a queste domande:
- I sandali sono il simbolo della strada che è già stata percorsa, ma anche di quella che dobbiamo ancora percorrere. Guardando indietro, ti invitiamo a condividere con tutti i momenti della tua vita che pensi siano stati momenti chiave della tua esperienza, come discepolo vincenziano di Gesù, il servo.
- Andiamo ai poveri! E’ una chiamata ad andare avanti, a non restare indifferenti di fronte ai bisogni dei poveri. In quali situazioni i poveri ci chiamano a stare con loro, se non lo siamo ancora?
- Verso dove pensi che dovremmo camminare in futuro come discepoli di Vincenzo?
Presentazione generale di questa serie di video
Il 2017 è per noi l’anno del carisma. A differenza di altri fondatori, s. Vincenzo non ha avuto visioni o voci dall’alto. Lo Spirito Santo lo ha sorpreso e interpellato in due momenti che gli hanno rivelato due povertà: «Il povero popolo muore di fame e si danna». Dunque una duplice fame: di Parola e di Pane, cui corrisponde una duplice Morte: del corpo e dell’anima. Vincenzo, che dopo i fallimenti del primo decennio della sua vita sacerdotale, testimoniati dalla lettera alla madre di volersi ritirare onoratamente per passare il resto dei suoi anni con lei (I,18), aveva cominciato a riprendersi e a convertirsi alla carità per Dio e per i poveri. Folleville e Châtillon furono gli agguati di Dio. Vincenzo da quel momento trovò la missione della sua vita che diede un senso e una direzione alla sua vita e dà senso alla nostra vita di membri della famiglia vincenziana.
Per questo all’inizio del nostro anno “santo”, o anno “carismatico”, il Padre Generale Tomaz Mavric, facendo tesoro di un suggerimento di un confratello, ha deciso di comunicare con tutti singolarmente i membri della Famiglia Vincenziana con brevi messaggi in video facilmente visibili grazie alla diffusione di smartphone e tablet. Ha cominciato con alcuni ricordi del santo: il mantello, il cappello e i sandali. Si trovano nella Casa della Missione di Torino dall’epoca della Rivoluzione Francese. Toccando con mano queste reliquie ci ha ricordato che il carisma vincenziano ci riguarda da vicino. Anche noi siamo chiamati a guardare «alla roccia da cui siamo stati tagliati» (Is 51,1). Altri ne seguiranno: a Folleville, Châtillon, Parigi, Château-l’Evêque, Dax, oltre che nei luoghi della carità e della missione.
Inizialmente saranno diffusi in otto lingue: spagnolo, inglese, francese, portoghese, sloveno, slovacco, polacco e italiano. Ma desideriamo arrivare presto a aggiungere altre lingue locali.
Questa operazione è stata possibile perché ci si è affidati a Piotr Dziubak, un cineasta che ha al suo attivo film e documentari, a cui ha lavorato (Alcuni titoli: “De Gasperi-mio padre”; “Santo subito. Alle periferie del mondo con Giovanni Paolo II”; “Liszt”; “Das Fenster zur Welt – 50 Jahre Zweites Vatikanisches Konzil”).
E‘ un lavoro che comincia oggi e che continuerà con altri video che potranno essere realizzati dai vari rami della Famiglia vincenziana, a partire dalla propria esperienza di carità e missione.
In questo modo, daremo testimonianza al mondo della vivacità ed attualità del nostro carisma.
Inizialmente questi messaggi saranno disponibili in otto lingue: spagnolo, inglese, francese, portoghese, italiano, polacco, sloveno e slovacco … anche noi vogliono fare questi messaggi disponibile in altre lingue e dialetti.
Questo lavoro è stato affidato a Piotr Dziubak, un regista che ha prodotto diversi documentari importanti, per esempio, De Gasperi-mio padre; Santo subito. Alle perferie del Mondo con Giovanni Paolo II; Liszt; Das Fenster zur Welt – 50 Jahre Zweites Vatikanisches Konzil.
E‘ un lavoro che comincia oggi e che continuerà con altri video che potranno essere realizzati dai vari rami della Famiglia vincenziana, a partire dalla propria esperienza di carità e missione.
In questo modo, daremo testimonianza al mondo della vivacità ed attualità del nostro carisma.
Video per gentile concessione di il canale YouTube di CMGlobal, basato su un’idea di P. Luigi Mezzadri, CM, e diretto da Piotr Dziubak.
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