INTRODUZIONE: Santa Luisa, una leader che ci ha insegnato con il suo esempio

Nel 1625, Santa Luisa ha accettato di diventare il direttore spirituale della signorina Le Gras, Luisa de Marillac, forse non  ha realizzato, in quel momento, il  posto che avrebbe preso nella sua vita.  Essa prodiga i suoi consigli a questa donna che ha tanto sofferto e la porta a lavorare per i poveri. Esattamente come San Vincenzo  e  seguendo ugualmente l’esempio di Gesù Cristo, Santa Luisa è stata una donna coerente, una donna coraggiosa, forte, audace, intelligente, dotata di un grande senso dell’organizzazione e con una facilità innata ad entrare in relazione con gli altri.

Santa Luisa è stata una figura estremamente importante per le Dame di Carità; è stata la loro prima visitatrice. Fin dalle sue prime visite, nel 1629, ha scoperto l’importanza di ascoltare con attenzione, dimenticando se stessa, cosa che permetteva alle dame di esporre i loro problemi. Queste donna hanno capito che Luisa de Marillac rispettava ciò che loro esprimevano; si sono sentite riconosciute nel loro lavoro e le hanno dato tutta la loro fiducia. Non hanno mai avuto l’impressione che Santa Luisa giudicasse il loro atteggiamento o il loro comportamento, anche quando Santa Luisa, con infinito tatto e amore per i poveri, faceva loro notare ciò che non andava.

“E’ STATO PER MEZZO DI QUESTA LUCE CHE LE SIGNORE DELLA COMPAGNIA HANNO RICONOSCIUTO I BISOGNI DELLE PROVINCE E CHE DIO HA FATTO LORO LA GRAZIA DI POTERLE SOCCORRERE COSI’ CARITATEVOLEMENTE E MAGNIFICAMENTE…. I MEZZI DI CUI QUESTE SIGNIORE SI SONO SERVITE PER L’ORDINE DELLE  DISTRIBUZIONI SONO DERIVATI DALLE LORO SANTE ASSEMBLEE DOVE SONO EMERSI QUEI SOGGETTI FEDELI E CARITATEVOLI CHE HANNO FATTO RICONOSCERE I VERI BISOGNI NON SOLTANTO MATERIALI  MA ANCHE SPIRITUALE”.

SVILUPPO DEL TEMA: La vita spirituale di Santa Luisa

(La presenza del Cristo dell’Incarnazione e nell’Eucaristia).

Santa Luisa de Marillac ama immaginare la Santa Trinità che cerca di mostrare all’Uomo l’immensità del suo Amore e di decidere trinitariamente l’INCARNAZIONE DEL VERBO.

E SCRIVERE  “Appena la natura umana ebbe peccato, il Creatore nel consiglio della Sua Divinità, volendo porre rimedio a questa colpa, per mezzo di un immenso e puro amore, ordinò che una delle tre persone si incarnasse, mostrando nella stessa Divinità una profonda umiltà”.

Santa Luisa riflette sulle ragioni che hanno potuto portare Dio a inviare Suo Figlio sulla terra. Il suo pensiero concernente l’Incarnazione è riassunto in questa sola frase: “Mai Dio ha testimoniato all’uomo un amore più grande,  di quando ha deciso di incarnarsi”. L’incarnazione del Figlio di Dio è reale. Il Verbo si fa carne nella Vergine Maria. Con molta devozione e riconoscenza, Luisa di Marillac considera la scelta che  Dio ha fatto di Maria, semplice donna di Nazareth: “ Dio l’ha destinata alla dignità di Madre di suo Figlio”.

Nella sua personale esperienza, Luisa conosce la gioia di dare la vita a  un bambino e di dargli ciò che c’è di più intimo: il suo sangue. Vorrebbe esprimere tutta la gioia che l’invade  e scrive:

“ Ecco dunque il tempo del compimento della vostra promessa. Siate benedetto per sempre, mio

Dio, della scelta che avete fatto della Santa Vergine. Vi siete servito de sangue della Santa Vergine per formare il  corpo del Vostro caro Figlio” . Tutta la gloria di Maria proviene dalla sua maternità divina.Luisa proclama che Maria proviene  dalla sua maternità divina. Luisa proclama che Maria è “IL CAPOLAVORO DI TUTTA LA POTENZA DI DIO NELLA  NATURA PURAMENTE UMANA. “ Onorare Maria perché Dio l’ha scelta, non è glorificare Dio stesso? Dio ha tanto amato gli uomini che ha voluto essere presente in mezzo a loro ricevendo la sua parte umana da Maria.

Luisa de Marillac ha scritto sul tema dell’Incarnazione, ma anche su quello dell’Eucaristia: “IL FIGLIO DI DIO NON SI E’ ACCONTENTATO DI PRENDERE UN CORPO UMANO E DI VIVERE CON I BAMBINI DEGLI UOMINI, MA VOLENDO UNA UNIONE INSEPARABILE DALLA NATURA DIVINA E DI QUELLA UMANA, DOPO L’INCARNAZIONE L’HA  COMPIUTA  TRAMITE IL SACRAMENTO   DELL’ALTARE, DOVE SI TROVA COMPLETAMENTE LA SUA PRESENZA DIVINA NELLA SECONDA PERSONA DELLA TRINITA’“.

L’Incarnazione non si limita al tempo in cui il Cristo è vissuto sulla terra. Quando la sua ora si avvicina, il Cristo trova  un modo di prolungare la sua presenza, fa in modo di essere straordinarietà dell’Eucaristia.

RIFLESSIONE COMUNITARIA  E PERSONALE:

Preghiamo perché il Signore ci riempia del suo Spirito Santo per aiutarci a riflettere su ciò che abbiamo appena letto e ci insegni a capire ciò che era così chiaro per Santa Luisa: “I poveri esigono più che un’elemosina, una medicina, un vestito  o un aiuto più o meno pertinente. Esigono il dono assoluto di tutta una vita”.

ATTIVITA E DOMANDE:

Rispondere personalmente_

• La presente riflessione vi ha permesso di scoprire un aspetto della vita di Santa Luisa che vi era sconosciuto?
• Quale reazione vi provoca questo tema: siete meravigliati, ammirati e vi fa porre delle domande?

Rispondere in gruppo:

• Secondo voi quale insegnamenti sono importanti per la formazione dei membri della nostra Associazione?
• Quali mezzi dovremo adoperare per far fronte alle nuove sfide?

PREGHIERA: GENEROSITA’

• Signore, insegnami ad essere generoso,
• A donare senza fare calcoli,
• A rendere il bene per il male,
• A servire senza aspettarmi ricompensa,
• Ad avvicinarmi a colui che mi piace meno,
• A fare il bene a colui che non può farlo a me,
• Ad amare sempre gratuitamente,
• A lavorare senza pensare al riposo anche non avendo altro da regalare,
• A darmi interamente e sempre di più a colui che ha bisogno di me, sperando di non ricevere altra ricompensa che da Te o ancor meglio
• Sperando che Tu sia la mia unica ricompensa. Amen

CANTO