Anniversario della Fondazione della Congregazione della Missione

da | Gen 25, 2010 | Notizie sulla Famiglia Vincenziana | 0 commenti

sceau-cm-150x150sv_portrait-117x150jpg.jpegSi commemora il 25 gennaio di ogni anno la fondazione della Congregazione della Missione, secondo l’ uso istituito da S. Vincenzo, il quale vide nella predica sulla confessione generale,tenuta in questo giorno del 1617 nel paese di Folleville, l’inizio dell’opera delle Missioni al Popolo e l’origine stessa della Congregazione.

Gli inizi della Congregazione ( Dalle Conferenze spirituali di S. Vincenzo de’ Paoli )

Un giorno fui chiamato a confessare un povero uomo gravemente ammalato, che godeva riputazione di essere l’uomo migliore del suo villaggio. Eppure era carico di peccati che non aveva mai osato manifestare in confessione, come dichiarò lui stesso ad alta voce in presenza della signora generalessa Gondi,dicendole:” Signora,se non facevo una confessione generale, ero dannato a causa dei peccati gravi che non ho mai osato confessare”..
Questo accadde nel gennaio 1617:
il giorno della Festa della Conversione di S. Paolo, cioè il 25 del mese, la stessa signora mi pregò di tenere una predica nella chiesa di Folleville per convincere gli abitanti a fare la confessione generale.
Io la feci volentieri,dimostrando l’importanza e l’utilità della confessione generale e spiegando anche un metodo facile per farla.
E Dio tenne in così gran conto la fiducia filiale e la fede sincera di quella signora – infatti, la moltitudine e l’enormità dei miei peccati avrebbero tolto qualsiasi efficacia alle mie parole ! – che benedì la mia predica: gli abitanti del luogo furono toccati dalla grazia divina al punto che vennero tutti a fare la loro confessione generale. Cominciai anche a confessarli ,ma tanta era la ressa che, non bastando io e un altro sacerdote a soddisfarli tutti,la signora dovette far venire alcuni Padri Gesuiti da Amiens per aiutarci ad ascoltare le confessioni, a predicare e a fare catechismo.
Questo buon risultato ci incoraggiò a ripetere il medesimo esercizio per più anni nelle altre parrocchie dei terreni della signora Gondi, la quale infine volle mantenere alcuni sacerdoti per continuare le missioni, e ci fece avere a tal scopo il Collegio dei Bons-Enfants,dove ci ritirammo il signor Portail e io, e prendemmo con noi un buon sacerdote al quale davamo cinquanta scudi all’anno.
Andavamo così tutti e tre a predicare e a dare la missione di villaggio in villaggio. Partendo consegnavamo la chiave a qualche vicino, e noi stessi lo pregavamo di andare di notte a dormire in casa. E dappertutto non facevo che una sola predica che rigiravo in mille modi: sul timor di Dio. Ecco quello che facevamo ,noialtri, e Dio intanto faceva quello che aveva previsto da tutta l’eternità. Accompagnò con qualche benedizione le nostre fatiche ed alcuni ecclesiastici, vedendo ciò, chiesero ed ottennero di unirsi a noi.
O Salvatore! O Salvatore! Chi avrebbe mai pensato che saremmo giunti al punto in cui siamo ora? Se uno me l’ avesse detto allora avrei creduto che si burlasse di me, eppure fu in questo modo che Dio volle dar principio a quello che vedete.”

(Conferenze !80 e 2 ai Preti della Missione: Correspondance, Entretiens,……..Paris 1920-1925 vol. XII pp. 7-9 vol. XI p. 4 ).

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