Immacolata Concezione della B.V. Maria

da | Dic 8, 2009 | Per la meditazione | 0 commenti

Introduzione

Nel secolo XII dall’Oriente la festa dell’Immacolata passa in Occidente per merito dei francescani. Sei secoli più tardi, nel 1854, esattamente l’8 dicembre, con la bolla Ineffabilis Deus Pio IX proclamava il dogma: «La Beatissima Vergine Maria, nel primo istante della sua concezione, per singolare grazia e privilegio di Dio Onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo, Salvatore del genere umano, fu preservata da ogni macchia di peccato originale».

Gen 3,9 – 15.20
Sal 97
Ef 1,3 – 6.11 – 12
Lc 1,26 – 38

Lectio

Il vangelo di Luca non vuole descriverci come è nato Gesù, ma chi è colui che è nato.
L’evangelista, infatti, usa – nella narrazione – lo schema delle grandi nascite: Isacco, Sansone, Samuele, Giovanni il Battista.
Luca vuol far comprendere alla sua comunità cristiana che la nascita di Gesù è in linea con le grandi nascite della storia d’Israele e questo significa, che si è nella volontà del Dio di Abramo dì Isacco e di Giacobbe. Per cui coloro che non hanno riconosciuto, accettato e ucciso Gesù non sono nella volontà di Dio.

Inoltre, come per i grandi d’Israele, anche Gesù nasce da una famiglia comune, per vivere una vita da persona qualsiasi, a differenza di come si atteggiavano scribi, farisei e dottori della legge, che disprezzavano gli altri…
Il vangelo ci ricorda che …i primi saranno ultimi e gli ultimi i primi…Maria è il simbolo del cristiano che ascolta la Parola, la medita nel proprio cuore e la mette in pratica.

Meditatio.

Proviamo a pensare a santa Maria, durante la sua vita quotidiana a Nazareth, mentre compie il suo cammino per comprendere chi fosse il figlio che aveva partorito.
È necessario ricordare che le narrazioni dei vangeli dell’infanzia di Gesù, non sono narrazioni storiche, ma teologiche. Queste intendono dimostrare, con l’aiuto dei profeti dell’Antico Testamento, che Gesù di Nazareth era il prediletto del Dio d’Israele e che è stato accolto e riconosciuto dagli ultimi del popolo ebraico (pastori) e dai pagani (re magi).
La storia della santa famiglia sono i trent’anni che Gesù Giuseppe e Maria hanno vissuto insieme a Nazareth, mantenendosi con il lavoro di Giuseppe.
Pensiamo a Maria, una casalinga come tante, sotto il peso dei “mestieri”, di una vita dura nel completo anonimato….
Solo dopo la risurrezione ella ha compreso chi fosse il Signore Gesù. Questo è provato dal Vangelo quando, riferendosi ai genitori e parenti di Gesù, scrive più di una volta ….e non capivano..
Sotto la croce Maria ha sofferto terribilmente perché, come tutte le mamme, vedeva il figlio morire sotto pene strazianti e non sapeva che sarebbe risorto il terzo giorno…
Maria, che è una parte della Chiesa, aiuti questa a camminare nella nostra società occidentale, per trovare il modo di evangelizzarla e non di demonizzarla, perché si è frustrati dai nostri insuccessi e dalle nostre paure.

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