La Medaglia Miracolosa ha rappresentato un mezzo efficace e uno strumento dell’apostolato vincenziano. Tutto iniziò nel 1830, nella Cappella delle Figlie della Carità, nella Rue du Bac, quando Maria apparve a Suor Caterina Labouré. Era un momento storico in cui il mondo aveva enorme bisogno di un segno concreto di vicinanza alle persone. Fu Gesù che mandò Maria a mostrare quell’amore, segno di vicinanza all’umana persona.
– P. Tomaž Mavrič, C.M.
Nel seguente video vediamo la testimonianza di una Figlia della Carità che diffonde la Medaglia tra i malati dell’Ospedale Bambino Gesù a Roma. (Il video è stato prodotto prima della pandemia di Covid-19.)
Allora, mamma cara, ho portato una Medaglia Miracolosa che sera per Lei una grande forza, sorgente di forza di rifugio perché una mamma, come Maria, ha sofferta consegnato tutte le lacrime al figlio è rimasta fino alla fine con noi. Quindi, per lei è una buona speranza.
Ave Maria, piena di grazie, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
O Maria, Madre di Gesù, prega per Domenico, per la sua famiglia, e per tutti i bambini, per tutti i ragazzini, chi stanno qui….
Ognuna di noi, andando al servizio, porta con sé la Medaglia Miracolosa come strumento molto importante, sia per noi, sia per i bambini e per le famiglie che andiamo a servire. E la Medaglietta sempre accompagnata d’una immagine, una spiegazione, una breve preghiera. E veramente proponiamo a tutti quanti, perché non sapendo, non conoscendo ancora le persone, cominciamo a parlare. E parlando, anche scopriamo che, anche le mamme, che non sono cattoliche prendono volentieri la Medaglia perché nel luogo della sofferenza, nel mondo della sofferenza è sempre un segno della fiducia, della speranza. Ovviamente, facciamo la spiegazione, facciamo insieme la preghiera. Capita spesso che dopo anni, quando genitori vengono al controllo con un bambino che ha seguito intervento un’altra terapia, ci fanno vedere, dopo quattro o cinque anni, che ancora ce l’abbiamo la medaglietta, che Lei ci ha regalata, che ha stato per noi un grande dono. È la Madonna che ci ha aiutato ad affrontare la nostra sofferenza, a superare le nostre paure, e a grapparsi à la speranza.
La Medaglia è molto importante per bambini stessi. E quando c’è accolgono, fanno sempre spesso un sorriso, nonostante la sofferenza che vivono. Ma spesso volentieri, lo sguardo di loro va sulla Medaglia e cominciano a carezzarla, associando con la nostra presenza. A me, questa fa tanto gioire. Mi ricordo una volta, la bambina, dopo un anno della terapia in oncoematologia, è entrata in coma era il suo ultima passaggio sulla terra. Aveva sulla mano legata la Medaglia Miracolosa che io avevo regalato qualche giorno prima. La bambina non si svegliava. Sono passati due giorni e aperta un’ottimino gli occhi, a carezzata la Medaglia e chiuso di nuovo. Sono sicura che li ha aperto poi di nuova in cielo. Pero, questa storia, raccontata della mamma, è stata un’esperienza molto importante, perché la mamma, quando accompagnato l’ultimo passaggio ha detto, “Ora andrai nelle braccia di una mamma che ti amerà molto più di me.” E così, e passata in cielo.
Domande per il dialogo:
Dopo aver visto questo video in gruppo, possiamo confrontarci a partire da queste domande:
- Affidiamo tutto il nostro lavoro all’intercessione della Madre di Dio?
- Portiamo nel mondo del dolore una parola di speranza illuminata dalla fede?
- Preghiamo con e accanto a i poveri?
- Chiediamo ai poveri di pregare per noi?
Video per gentile concessione del canale YouTube di CMglobal, realizzato da un’idea di P. Luigi Mezzadri, CM, e diretta da Piotr Dziubak.
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