Le Figlie della Carità nelle zone di guerra in Ucraina inviano un messaggio di Pasqua:
Una madre da sola seppellisce sua figlia, sotto il quinto albero del parco locale e striscia sotto i missili che cadono accanto al rifugio, perché lì, suo figlio gravemente ferito, la sta aspettando. E la bambina non c’è più. La vita le è stata tolta …
Una vedova fissa il coperchio della bara che si chiude e il volto del suo amato scompare. Si erano sposati il primo giorno di guerra. Insieme avevano deciso di difendere la loro libertà, la loro terra. Lei sente ancora il calore delle sue mani, desidera svegliarsi da questo terribile incubo. Il suo amato non c’è più. La vita gli è stata tolta …
Un bambino che, per tre giorni, è rimasto sotto le macerie del suo stesso edificio accanto ai suoi genitori morti. Erano riusciti a coprire il figlio con il loro corpo. I suoi genitori non ci sono più. La vita è stata loro tolta …
Una coppia di anziani, in piedi sulle macerie dell’edificio che hanno impiegato una vita per costruirlo insieme. Il primo giorno di guerra sono arrivati i loro figli e il nipote, in fuga dalla città bombardata. Oggi, tornando dall’ospedale, hanno trovato la casa distrutta dalle bombe. Hanno pianto di dolore ma non per la loro casa: i loro figli e il nipote erano rimasti sotto le macerie. La vita è stata loro tolta …
La vita le è stata tolta…
La vita gli è stata tolta…
La vita è stata loro tolta …
La vita Gli è stata tolta – a Gesù …
… ma dopo tre giorni è risorto.
Dopo il Golgota di Gerusalemme, ci fu la resurrezione.
Dopo il Golgota ucraino, ci sarà la resurrezione.
Fonte: https://www.filles-de-la-charite.org/
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