Tra i circa 100 firmatari dell’appello globale alla solidarietà e all’azione per proteggere i senza tetto dalla diffusione del COVID-19 spicca anche la Famiglia Vincenziana Internazionale. Compaiono nell’elenco, destinato a crescere e visibile sul sito https://covid19-protecting-screening-rehousing.com/, moltissime associazioni ed organizzazioni caritative che operano in differenti parti del mondo.
Premessa dell’appello è la constatazione della vulnerabilità che in questo complesso momento si trovano a vivere le persone più fragili, come sono i senzatetto, i migranti e coloro che già vivono una situazione di precariato nella quotidianità. Da qui nasce la richiesta di queste associazioni che in modo congiunto chiedono che le sopraddette categorie di persone abbiano la precedenza nello screening test al Covid-19. Questi uomini e queste donne corrono un rischio reale di essere contagiati dal virus e il loro ambiente di vita precario è un fattore di rischio aggravante. La mancanza di attenzione per questa specifica parte della popolazione non può che aggravare la situazione epidemiologica generale. Occorre perciò adottare misure urgenti e prioritarie per arginare la diffusione del Covid-19 tra cui la protezione dei senzatetto.
Per garantire la protezione dei senzatetto e della popolazione vulnerabile in generale, è fondamentale: promuovere l’accesso ad alloggi sicuri, accettabili dal punto di vista igienico, permettendo l’isolamento, al fine di controllare la potenziale trasmissione della malattia (attualmente non possibile negli alloggi collettivi); garantire i bisogni primari, compreso l’accesso al cibo e all’igiene; fornire i prodotti necessari per la riduzione dei rischi (maschere, camici, ecc.) sia per i residenti che per i dipendenti; fornire l’accesso alla consulenza e all’aiuto a seguito della chiusura dei servizi e dei centri di accoglienza; proteggere i senzatetto dalle misure punitive della polizia di fronte alla mancanza di alternative sicure allo spazio pubblico.
É necessario inoltre attivare una politica di screening proattivo e sistematico. Per un ovvio motivo di salute pubblica, è urgente sottoporre a test del Covid-19 i senzatetto e gli immigrati nei servizi di aiuto e di accoglienza, per separare gli utenti positivi da quelli che non lo sono, al fine di controllare la diffusione del virus; testare gli assistenti e lo staff medico che lavorano quotidianamente con questi gruppi vulnerabili e mantenere le persone in alloggi. Di fronte all’impatto economico della crisi, è necessario instaurare soluzioni strutturali per l’accesso all’alloggio, che è diventato, più che mai, un imperativo di salute pubblica.
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