La Congregazione della Missione fa parte del Comitato delle Organizzazioni Non Governative (ONG) che all’ONU incidono politicamente contro la tratta di esseri umani. Il nostro rappresentante presso l’ONU fa anche parte della commissione centrale della Vita Consacrata contro la tratta di persone delle Americhe (9 commissioni regionali o nazionali). Per questo motivo, ci siamo riuniti in Talitha Kum, la rete internazionale della Vita Consacrata contro la tratta.
La tratta di persone è un crimine che sfrutta donne, bambini e uomini per numerosi scopi, tra cui i lavori forzati, il traffico di organi ed il sesso. L’Organizzazione Internazionale del Lavoro stima che quasi 21 milioni di persone nel mondo siano vittime di lavori forzati. Questa cifra include anche le vittime della tratta per lo sfruttamento lavorativo e sessuale. Anche se non si sa quante di queste siano state oggetto della tratta, la cifra indica che al momento ci sono milioni di vittime nel mondo. Tutti i paesi sono colpiti dalla tratta, sia come paese di origine, transito o destinazione delle vittime. La schiavitù, sia nella sua espressione moderna che in quella antica, non è solo un peccato, ma è “la somma esecrabile di tutte le villanie”, come la definì l’abolizionista John Wesley, e non ha posto nel nostro mondo.
Il lavoro di molte organizzazioni sociali, ONG, comunità religiose, ecc. si concentra sulle popolazioni più vulnerabili a questo flagello: vittime di conflitti armati o che fanno parte di grandi flussi migratori o di rifugiati. Lo stesso vale anche per le vittime che sono state oggetto di tratta per sfruttarle sessualmente, trafficare i loro organi, costringerli a mendicare o a delinquere, così come ad altre attività sempre più frequenti come la rimozione della pelle o la pornografia online.
A settembre 2015, i paesi hanno adottato l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e hanno concordato di raggiungere i risultati e gli obiettivi relativi alla lotta contro la tratta. Questi obiettivi richiedono che si ponga fine alla tratta e alla violenza contro i bambini, che si adottino delle misure per contrastare la tratta in generale e la fine di tutte le forme di violenza contro le donne e le ragazze ed il loro sfruttamento.
“La risposta al traffico di bambini e giovani vittime della tratta”
Quest’anno, l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga ed il Crimine (UNODC) ha scelto “La risposta al traffico di bambini e giovani” come il tema centrale della Giornata Mondiale contro la tratta di esseri umani. La campagna di quest’anno sottolinea il fatto che quasi un terzo delle vittime della tratta sono bambini. Con questo tema si cerca di attirare l’attenzione sui problemi affrontati dai minori vittime di tratta e sulle possibili iniziative volte a tutelare i minori e a garantire loro la giustizia.
Ti invitiamo ad unirti alle giornate di preghiera, riflessione e concentrazione o a istituirne una nella tua comunità in modo che questo giorno segni un passo avanti nel nostro impegno per la denuncia contro la tratta e nella nostra decisione di essere al fianco delle vittime, dalla prevenzione, all’accompagnamento, al riscatto sociale, alla guarigione e alla ricollocazione sociale e lavorativa…
Perché una giornata internazionale contro la tratta di esseri umani?
Non è una festa … è un giorno per lottare, per sensibilizzare, per dare consapevolezza, per richiamare l’attenzione, per segnalare che c’è un problema irrisolto, un problema importante e sospeso nelle società affinché, attraverso questa consapevolezza, i governi e gli stati possano agire e prendere delle misure o affinché i cittadini possano esigerlo dai loro rappresentanti.
New York, 30 luglio 2018
Ufficio della Congregazione della Missione nelle Nazioni Unite
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