Il cuore di un leader – Suor Françoise Petit, FdC #Famvin2024

da | Ott 16, 2024 | Famvin 2024, Notizie sulla Famiglia Vincenziana | 0 commenti

Sr. Françoise Petit, DC, Superiora generale delle Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli, è fiduciosa per il futuro della Famiglia Vincenziana vedendo la gioventù alla ricerca e con con il desiderio del servizio #famvin2024 #VincentianFamilyFuture

Con lei continuiamo una serie di video intitolata  “Il cuore di un leader” che ci accompagneranno all’incontro del prossimo novembre 2024.

“Sognando insieme, il sogno diventa realtà” (P. Tomaž Mavrič, C.M.). Registrati ora su https://famvin.org/it/famvin-2024

 

Trascrizione:

Suor Françoise, puoi presentarti?

Sì, certamente. Sono Suor Françoise Petit, figlia della carità e sono responsabile di tutta la Congregazione che abbraccia il mondo intero. Siamo circa 12.000 suore e siamo presenti in 97 paesi, presenti nei cinque continenti.

Perché è molto importante camminare insieme a tutta la Famiglia vincenziana?

Sì, lo è davvero, fa parte della nostra identità, servire insieme, anche pregare insieme a volte, e questo a partire da San Vincenzo. San Vincenzo fondò le Dame della Carità e molto presto furono fondate le Figlie della Carità e fin dall’inizio abbiamo lavorato insieme. Negli anni, nei secoli, questa collaborazione è cresciuta ed è molto importante per il servizio, per l’efficienza, ma oltre il servizio, per dare un senso a questo servizio. Perché è proprio questo che ci unisce, è Cristo, è questo testo del vangelo, Matteo 25, che ci unisce tutti. Quindi la collaborazione, ovviamente, è per il servizio, ma in uno spirito, nello spirito del Vangelo e questo è molto importante.

Quindi in alcuni contesti la collaborazione avviene di più con l’Associazione Internazionale di Carità (AIC), in altri con la Società di San Vincenzo de Paoli (SSVP). La Gioventù Mariana Vincenziana (JMV) è un altro esempio di collaborazione, sono presenti ovunque ci siano figlie della carità. Sono tante le iniziative messe insieme. E dà dinamismo, dà slancio per l’oggi ma anche per il domani.

Infine per il futuro la speranza e anche le sfida per la Famiglia vincenziana

Credo che ci sia molta speranza, e anche aspettativa. Riteniamo che ormai tutti comprendano che è impossibile lavorare da soli. Penso che sia nella mente delle persone. Quindi questa ovviamente è una fonte di speranza. La speranza anche di vedere i più giovani che nonostante tutto, anche se forse non sono molto numerosi, ma ci sono comunque tanti giovani che si pongono domande, che vogliono servire e che trovano in un movimento, in una famiglia ciò che cercano, una fraternità anche. La fraternità nella famiglia è una realtà e la fraternità nel mondo, nella società, è una questione. E possiamo offrire loro l’opportunità di sperimentare questa fraternità che anche loro devono costruire. Perché certo la fraternità non si acquisisce mai, va costruita. E questa è una bella chiamata, una sfida missionaria per i giovani di oggi. Questa è una sfida e anche una speranza.

Grazie.

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