Intervista con Fratel René Stockman, Superiore Generale, Fratelli della Carità.

1. Cosa la spinge a partecipare all’incontro di novembre 2024 e perché consiglierebbe di partecipare?

È molto importante che le Congregazioni che si rifanno ad una spiritualità vincenziana mantengano i contatti tra loro, per avere l’opportunità di condividere le esperienze, essere motivati ad attualizzare la spiritualità e imparare dalle buone pratiche reciproche. La spiritualità vincenziana si mantiene sempre molto attuale e sviluppa nuove modalità di presenza nel mondo. Pertanto, è importante che possiamo incontrarci e avere l’opportunità di condividere le nostre esperienze.

2. Perché è importante camminare insieme come Famiglia Vincenziana?

Al giorno d’oggi abbiamo tutti bisogno di avere piattaforme in cui possiamo riunirci e condividere le nostre preoccupazioni, le nostre esperienze, le nostre domande con persone che hanno le stesse visioni e preoccupazioni. Soprattutto in un mondo che diventa sempre più secolarizzato e individualista, non dobbiamo chiuderci nelle nostre piccole case, ma trovare e sviluppare vie di contatto con gli altri.

3. Se pensa alla parola “sinodalità”, quale immagine le viene in mente?

La sinodalità è creare apertura per ascoltarsi a vicenda, condividere gli uni con gli altri e prendere parte al processo decisionale, e ciò nel rispetto reciproco e nell’apertura ad altre visioni e opinioni. La sinodalità è sempre presente nelle nostre congregazioni e in una parte sostanziale della nostra esistenza come congregazione. La Chiesa in quanto tale può imparare molto dalla nostra esperienza di sinodalità nel modo in cui prendiamo decisioni nelle nostre congregazioni.

Questo articolo fa parte di una serie. “Il cuore di un vincenziano – Prossimamente novembre 2024”

Registrati: famvin.org/it/famvin-2024