Casagiove, città della Carità

da | Nov 29, 2021 | Notizie sulla Famiglia Vincenziana | 0 commenti

L’11 settembre 2021 p. Tomaz Mavric, presidente del Comitato esecutivo della Famiglia Vincenziana e Superiore Generale della Congregazione della Missione e della Compagnia delle Figlie della Carità, ha ricevuto dal sindaco di Casagiove, ing. Giuseppe Vozza, la cittadinanza onoraria con la consegna delle chiavi della città come segno di “ profonda gratitudine per la Sua visita pastorale e per il Suo messaggio di carità sulle orme di Vincenzo de’ Paoli, energia forte per perseguire la ricerca del bene comune e l’affermazione dei principi di Giustizia e Legalità contro ogni forma di discriminazione” .

Questa la motivazione del conferimento dell’ onorificenza letta, nel corso di una suggestiva cerimonia, dalla dott.ssa Michela Perrotta ,giovane Presidente del Consiglio Comunale riunito in seduta straordinaria nella bella cornice del restaurato Cortile del Quartiere Borbonico.

E’ seguita l’intitolazione dell’ex Piazzale delle Poste a San Vincenzo de’ Paoli e l’ incontro di p. Tomaz con la cittadinanza nella Parrocchia di S. Michele Arcangelo.

Con la sua umiltà , semplicità e tenerezza, che ne fanno un convincente testimone del carisma e della spiritualità vincenziana, il Superiore Generale ha saputo toccare il cuore dei fedeli e dei tanti volontari , riuniti dal vulcanico don Stefano Giaquinto in un’unica rete solidale con le migliori energie del territorio ( semplici cittadini, enti, istituzioni, associazioni).

E’ sicuramente questa capacità di coinvolgimento e di aggregazione che ha consentito la nascita del Cantiere della carità, con il proliferare di iniziative a sostegno dei poveri nel nome della giustizia, della legalità e della solidarietà(l’ Oratorio Maremoto, la Casa di Emmaus, La Locanda di Madre Teresa di Calcutta, la “Casa de’ Paoli”, l’Osservatorio delle Povertà “Mario Diana”, il Centro “Il Nazareno”,il Doposcuola, Le Ali degli Angeli “Rider della Solidarietà” ).

Anche p. Tomaz, durante la solenne celebrazione eucaristica della domenica, ha ribadito la necessità di “fare rete” e di coinvolgere sempre più i giovani nella costruzione di una società più giusta ed accogliente, in cui i poveri da ultimi e invisibili vedano riconosciuti pari dignità e diritti.

“Condividere sogni per farli diventare realtà”, questo il messaggio forte che è emerso dai due giorni di incontro, un messaggio riassumibile nel motto “Contro le povertà , agire insieme ” dell’A. I.C., di cui fanno parte i Gruppi di Volontariato e tutta la Famiglia Vincenziana.

La visita pastorale di p. Tomaz è stato l’ultimo dei tanti riconoscimenti del forte legame che unisce la cittadina campana a San Vincenzo de’ Paoli ; un legame che risale a quasi due secoli fa con l’arrivo in Terra di lavoro dei missionari vincenziani ,seguiti dalle Figlie della Carità e dalle Volontarie Vincenziane, meglio conosciute come Dame della Carità.

Da allora la Famiglia Vincenziana svolge la sua instancabile opera di carità per venire incontro ai bisogni spirituali e materiali di un popolo originariamente contadino, dalla religiosità semplice e naturale, operoso ed accogliente, legato alle tradizioni ma proiettato verso il futuro, che ha trovato in San Vincenzo conforto e aiuto nei tanti eventi drammatici affrontati.

Ma come mai i Casagiovesi si sono rivolti proprio al Santo nativo di Pouy , villaggio agricolo della Francia meridionale, che nel lontano XVII secolo per primo guardò i poveri con occhi e cuore nuovi?

“Non ci fu bisogno di bolli e decreti per sancire la cittadinanza di Vincenzo de’Paoli – ha affermato l’Assessore alla cultura Carlo Comes. – Cittadino lo divenne naturalmente, semplicemente per comunanza di sentimenti, per essere già uno di noi”.

Al Santo, compatrono di Casagiove con San Michele Arcangelo, è dedicata ogni anno, il 19 luglio, una grande festa popolare con la sentita partecipazione di tutta Comunità ,che conserva come bene prezioso il messaggio e l’impegno vincenziano di solidarietà, giustizia , pace e fratellanza universale.

Per approfondirne i molteplici aspetti e verificarne l’attualità ai nostri giorni don Stefano ha dato vita con i Missionari vincenziani all’Anno straordinario vincenziano (2021/2022), “ Dalle dis-missioni alla missione” ,con un nutrito programma di formazione spirituale , celebrazioni e giornate eucaristiche destinate a tutta la comunità (mondo imprenditoriale, del volontariato, della politica, della scuola, famiglie, adolescenti e giovani).

Sarà, comunque, il coerente impegno caritativo di ciascuno la testimonianza più vera di quanto il “vecchierello” è presente nel cuore di ogni casagiovese.

Lidia De Lu
Fonte: https://cmglobal.org/

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