Costruire un mondo in cui la compassione non conosce confini

da | Mar 28, 2025 | Featured, Notizie sulla Famiglia Vincenziana | 0 commenti

La Famiglia Vincenziana – composta da oltre 170 organizzazioni laiche, congregazioni religiose e ministeri, più di 4 milioni di fedeli in tutto il mondo ispirati dalla visione di San Vincenzo de’ Paoli – esprime la sua profonda preoccupazione per le pratiche di immigrazione adottate da vari Paesi del mondo attuale ed esorta i governi ad adottare politiche di immigrazione compassionevoli e umane.

In molti casi, la pratica attuale mina la dignità umana e contraddice la nostra tradizione cattolica e il nostro carisma vincenziano radicato nell’amore e nella giustizia per i più vulnerabili. La Famiglia Vincenziana riconosce il diritto delle nazioni di controllare i propri confini, ma sottolinea anche che tali azioni devono essere condotte con giustizia, misericordia e rispetto per la vita umana.

Sulla base degli insegnamenti biblici che invitano all’ospitalità verso gli stranieri, i cristiani dovrebbero sostenere e supportare i migranti, i rifugiati e i richiedenti asilo. La Famiglia Vincenziana si impegna a fornire cure pastorali, assistenza sociale e legale e opportunità educative ai migranti, promuovendo al contempo la loro integrazione nelle comunità locali. Si impegna inoltre ad affrontare le cause profonde della migrazione forzata collaborando con partner internazionali e impegnandosi nell’advocacy presso le Nazioni Unite.

La Famiglia Vincenziana invita i leader mondiali a dare priorità a politiche di immigrazione umane, a garantire la protezione legale, a fermare le deportazioni di massa e a respingere la xenofobia. Incoraggiamo inoltre le comunità religiose a offrire rifugio e assistenza pratica a migranti e rifugiati. In linea con la nostra missione vincenziana, ci impegniamo a offrire compassione e solidarietà senza riserve a coloro che cercano rifugio e una nuova vita.

“Costruire un mondo in cui la compassione non conosce confini”

Esortazione della Famiglia Vincenziana sulle politiche di immigrazione

Introduzione

La Famiglia Vincenziana – composta da oltre 170 organizzazioni laiche, congregazioni religiose e ministeri, più di 4 milioni di fedeli in tutto il mondo ispirati dalla visione di San Vincenzo de’ Paoli – esprime la sua unione e solidarietà con i nostri fratelli e sorelle immigrati che cercano rifugio, opportunità e dignità in ogni angolo del mondo.

Le recenti misure anti-immigrazione adottate in alcune nazioni rattristano i nostri cuori di cristiani e di seguaci di San Vincenzo de’ Paoli, che ci hanno chiamato a vedere il volto di Cristo nei poveri e negli emarginati. Molte nazioni europee stanno consolidando il loro approccio. Diversi paesi europei hanno attuato o proposto nuove misure, come norme più severe in materia di asilo, un aumento delle deportazioni e una maggiore sicurezza alle frontiere.

Poiché l’Europa deve affrontare sfide demografiche come l’invecchiamento della popolazione e la carenza di manodopera, i governi devono trovare un delicato equilibrio tra sicurezza nazionale, esigenze economiche e responsabilità umanitarie. Altre nazioni nel mondo si trovano ad affrontare una sfida simile nel conciliare le preoccupazioni per la sicurezza con la necessità di lavoratori qualificati, evidenziando la natura globale di queste pressioni demografiche e migratorie.

Accogliere lo straniero non è solo un ideale politico, ma un valore profondamente biblico e spirituale che costituisce uno dei pilastri della nostra fede. Le Scritture ci invitano ripetutamente a dare ospitalità allo straniero e a trattarlo con dignità e compassione. Nell’Antico Testamento, Dio comanda al suo popolo: “Amate lo straniero, perché voi siete stati stranieri nel paese d’Egitto” (Deuteronomio 10,19). Gesù stesso ce lo ricorda nel Vangelo di Matteo: “Ero straniero e mi avete accolto” (Mt 25,35). Come cristiani, la nostra fedeltà a questi insegnamenti richiede il rifiuto di politiche e atteggiamenti che disumanizzano o escludono migranti, rifugiati e richiedenti asilo.

Preoccupazioni crescenti: un appello globale alla giustizia

Le sfide della migrazione riguardano il mondo intero. Le politiche di diversi Paesi negano l’ingresso ai rifugiati, criminalizzano le persone prive di documenti e smantellano i percorsi legali per la cittadinanza. Pur riconoscendo il diritto delle nazioni a controllare i propri confini, queste azioni contraddicono direttamente gli insegnamenti sociali cattolici e il carisma vincenziano di amore e servizio ai più vulnerabili.

Le recenti misure adottate in alcuni paesi, come la fine della cittadinanza di nascita, la limitazione dell’accesso all’asilo e l’aumento delle misure coercitive in spazi come chiese e scuole, hanno già causato danni irreparabili. In altri Paesi, le dure barriere di confine, le pratiche di deportazione e la detenzione prolungata si aggiungono a queste violazioni della dignità umana. Gli Stati hanno il diritto di regolare l’immigrazione, ma devono farlo con giustizia, misericordia e rispetto per la vita umana.

Una risposta vincenziana: compassione senza frontiere

Il carisma vincenziano è sempre stato radicato nell’azione a favore dei bisognosi. San Vincenzo de’ Paoli dedicò la sua vita al servizio dei poveri, ponendo l’accento sull’amore pratico che risponde ai bisogni sia fisici che spirituali. Oggi, la Famiglia Vincenziana continua questa missione accompagnando gli immigrati e sostenendo sistemi giusti che onorino la loro dignità. Crediamo che ogni essere umano sia creato a immagine di Dio e che i confini non debbano mai diventare barriere alla compassione e alla solidarietà.

La chiamata ad abbracciare una spiritualità delle porte aperte è profondamente allineata con il cuore del Vangelo. Questa prospettiva ci spinge a tendere la mano con compassione, a non aver paura di impegnarci con i sofferenti e i doloranti e ad accogliere chi ha bisogno con cuore e confini aperti. Ci esorta a rifiutare la paura e l’indifferenza, sottolineando che la vera sicurezza si trova nella coltivazione della fiducia, della solidarietà e della cura reciproca piuttosto che nell’esclusione o nell’isolamento: “Ogni straniero che bussa alla nostra porta è un’opportunità per incontrare Gesù Cristo, che si identifica con lo straniero accolto o rifiutato in ogni epoca della storia (cfr. Mt 25,35.43). Il Signore affida all’amore materno della Chiesa ogni essere umano costretto a lasciare la propria patria in cerca di un futuro migliore” (Papa Francesco, Messaggio di Sua Santità Papa Francesco per la 104ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, 15 agosto 2017).

Impegno a sostenere la dignità e i diritti dei migranti e dei rifugiati

Come membri della Famiglia Vincenziana, ispirati dal carisma di San Vincenzo de’ Paoli e dalla chiamata a servire coloro che vivono in povertà ed emarginazione, ci impegniamo a:

  • Fornire sostegno pastorale e sociale: fornire assistenza spirituale, emotiva e materiale ai migranti e alle loro famiglie, assicurando che possano sperimentare dignità e appartenenza all’interno delle nostre comunità e dei nostri ministeri.
  • Sostenere politiche giuste e umane: lavorare attivamente per l’attuazione di politiche di immigrazione giuste che proteggano la dignità e i diritti di tutti, con particolare attenzione ai gruppi vulnerabili come i bambini e le famiglie.
  • Promuovere l’integrazione sociale: sviluppare programmi e iniziative per aiutare gli immigrati e i rifugiati a stabilire relazioni proficue e a partecipare attivamente alle loro comunità locali.
  • Assistenza e supporto legale: collaborazione con professionisti del settore legale e organizzazioni comunitarie per fornire agli immigrati orientamento e assistenza nei complessi processi di immigrazione.
  • Formazione continua e ministero degli immigrati: Sviluppare servizi istituzionali cattolici per fornire un supporto educativo e pastorale continuo e adeguato alle esigenze delle comunità di immigrati.
  • Iniziative educative e formative: sensibilizzare la Famiglia Vincenziana e la società in generale sulle realtà affrontate dagli immigrati, promuovendo la solidarietà e combattendo gli stereotipi dannosi.
  • Affrontare le cause profonde della migrazione forzata: collaborare con partner nazionali e internazionali per sviluppare politiche di cooperazione che affrontino le cause profonde della migrazione forzata. Nell’ambito di questo impegno, continueremo a promuovere la difesa dei diritti dei migranti attraverso il coinvolgimento dei rappresentanti delle ONG della Famiglia Vincenziana presso le Nazioni Unite.
  • Difendere i diritti umani: essere solidali con i migranti i cui diritti umani sono violati, offrendo protezione e sostenendo la loro libertà, dignità e sicurezza.
  • Vivere il carisma vincenziano: formare i nostri membri agli insegnamenti di San Vincenzo de’ Paoli, promuovendo un impegno più profondo a difendere la dignità di tutte le persone, in particolare di quelle più bisognose, compresi i migranti e i rifugiati.

Esortiamo le comunità religiose a fornire riparo, sostegno e assistenza pratica a migranti e rifugiati. Come individui, siamo chiamati ad ascoltare le loro storie, a dare voce alle loro voci e ad agire per garantire che trovino la sicurezza e le opportunità che cercano.

Petizioni ai leader nazionali

La Famiglia Vincenziana invita i leader di tutto il mondo ad adottare politiche rispettose della dignità umana e conformi agli accordi internazionali che proteggono i diritti dei migranti e dei rifugiati. Le misure che aggravano la sofferenza – come la separazione delle famiglie, la detenzione prolungata e le deportazioni senza un giusto processo – sono inaccettabili. Come membri di una comunità globale, abbiamo la responsabilità morale di sostenere i più vulnerabili.

Come membri della Famiglia Vincenziana, uniti dal nostro impegno per la giustizia e la compassione, chiediamo rispettosamente ai leader nazionali di:

  • Stabilire politiche migratorie umane: promulgare e sostenere leggi che rispettino la dignità intrinseca dei migranti, che diano priorità al ricongiungimento familiare e che forniscano percorsi chiari e accessibili per ottenere uno status legale.
  • Fermare le deportazioni di massa: garantire procedure eque che tutelino il giusto processo e impediscano la separazione delle famiglie e il danno alle comunità.
  • Garantire la protezione legale: Salvaguardare i diritti dei rifugiati e dei richiedenti asilo rispettando gli accordi internazionali sui diritti umani e facilitando l’accesso alla rappresentanza legale.
  • Affrontare le cause profonde della migrazione: collaborare con le agenzie internazionali per combattere la povertà, la violenza, la mancanza di casa e i fattori legati al clima che costringono le persone a migrare.
  • Aumentare i servizi di supporto: stanziare risorse per garantire condizioni di accoglienza sicure e dignitose per i migranti, compreso l’accesso all’alloggio, all’assistenza sanitaria e all’istruzione.
  • Rifiutare la xenofobia e la discriminazione: promuovere narrazioni inclusive che riconoscano i contributi positivi dei migranti e costruiscano l’unità piuttosto che la divisione.
  • Proteggere i bambini e le popolazioni vulnerabili: garantire che le politiche migratorie diano priorità alla protezione dei bambini e di altri gruppi vulnerabili, riconoscendo le loro esigenze e vulnerabilità specifiche.

Esortiamo i leader a sottoscrivere questi appelli come passi essenziali verso la costruzione di un mondo più giusto e compassionevole, basato sulla dignità e sulla solidarietà.

Una preghiera per i migranti e i rifugiati

Dio compassionevole e misericordioso, tu sei il rifugio degli stanchi, la speranza degli sfollati e il difensore dei senza voce. Ti raccomandiamo tutti i migranti, i rifugiati e i richiedenti asilo, che attraversano situazioni di pericolo e di incertezza in cerca di sicurezza e di radicamento.

Apri i cuori di coloro che sono al governo affinché attuino politiche basate sulla giustizia, sulla misericordia e sul rispetto della dignità umana. Rafforza le comunità di fede affinché siano segni del tuo amore, accogliendo gli estranei come amici e familiari.

Conforta coloro che soffrono il rifiuto e il disprezzo e dona loro la speranza in mezzo alle avversità. Che noi, come Famiglia Vincenziana, possiamo essere strumenti della Tua pace, stando sempre dalla parte dei vulnerabili e cercando il Tuo volto nello straniero.

Te lo chiediamo per mezzo di Gesù Cristo, tuo Figlio, che ha camminato in mezzo a noi come migrante e ci chiama ad amare senza confini. Amen.

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