“Finding Vince 400” – conferenza stampa alla Mostra del Cinema di Venezia

da | Set 10, 2018 | Notizie sulla Famiglia Vincenziana | 0 commenti

Domenica 2 settembre si è svolta a Venezia, in occasione della Mostra del Cinema, la conferenza stampa per il lancio di “Finding Vince 400”, il Festival cinematografico internazionale dedicato a San Vincenzo de’ Paoli. La conferenza ha visto gli interventi di padre Tomaž Mavrič, CM, Superiore Generale della Congregazione della Missione e delle Figlie della Carità, di Mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo che ospitava l’evento, e dal regista Andrea Chiodi, che curerà lo spettacolo di sabato 20 ottobre presso l’Auditorium Conciliazione in vista del Sinodo dei giovani.

“Finding Vince 400” si svolgerà a Castel Gandolfo dal 18 al 21 ottobre e avrà come obiettivo la globalizzazione della carità sull’esempio di San Vincenzo che, come ha raccontato p. Tomaž “ha fatto il possibile per aiutare i povere spiritual e materialmente.” Per far ciò è necessaria una cultura capace di promuovere la relazione d’aiuto e, continua il Superiore Generale, “la globalizzazione della carità è possibile, ma tutti siamo chiamati a collaborare affinché accada!”.

Il festival vedrà la presenza di attori di fama internazionale come Jim Caviezel, interprete della figura di Cristo nel film ‘The Passion’ di Mel Gibson, ma i veri protagonisti saranno le opere in gara per il concorso che ha visto partecipare circa 3000 opere da 109 paesi diversi per raccontare da una prospettiva nuova la povertà e il servizio ai poveri. Infatti creativi, sceneggiatori e narratori da ogni luogo hanno risposto all’appello lanciato dalla Famiglia Vincenziana attraverso la voce dell’attore e direttore di “Finding Vince 400” Clarence Gilyard partecipando alle 3 sezioni del concorso: corto-metraggi, lungo.metraggi e “Semi di speranza”, sezione rivolta a coloro che hanno meno di 18 anni.

Hanno colpito, durante la Conferenza Stampa, le parole di Mons. Milani che dopo aver spiegato come il “Finding Vince 400” vada ad aiutare la mission della FEDS nel promuovere le competenze cinematografiche e educare i giovani alla cultura audiovisiva, ha evidenziato come soprattutto si faccia portavoce di un cambiamento di paradigma grazie al “coraggio di aver coniugato carità e carisma vincenziano con il cinema, di solito il cinema ha un fare accademico, ma il cinema è un arte e deve toccare il cuore e far fare esperienza immersiva. Questo è un modo per essere globali.”

“Serve uno sguardo nuovo” continua Mons. Milani “perché lo sguardo attuale comunica che tu sei interessante per me se mi porti un guadagno. Dobbiamo ribaltare lo sguardo e far comprendere che tu sei interessante perché mi sei prossimo, sei sulla mia strada, il Signore ti ha messo sul mio cammino. I poveri non solo sono coloro che non hanno cibo, ma tutti siamo poveri, mendicanti. A tutti manca qualcosa, perché tutti abbiamo bisogno dell’altro”.

Questo altro, diverso da noi, ma che diventa per noi il motivo della nostra vocazione sarà il destinatario di quella carità che è il tema del Festival come voluto dalla Conferenza Episcopale Italiana: che ha esortato a riflettere sulla carità come “luogo di discernimento vocazionale”.

Sempre sulla capacità di essere caritatevoli come sentimento alla vita, vedremo all’opera il regista Andrea Chiodi che in conferenza ha letto della pagine di disarmante poesia di Charles Peguy tratte da “Il portico del mistero della seconda virtù” di cui riportiamo alcuni stralci:

“La carità va purtroppo da sé. La carità cammina da sola. Per amare il proprio prossimo basta solo lasciarsi andare, basta solo guardare una tal miseria. Per non amare il proprio prossimo bisognerebbe violentarsi, torturarsi, tormentarsi, contrariarsi. Irrigidirsi. Farsi male. Snaturarsi, prendersi a rovescio, mettersi a rovescio. Andare all’inverso. La carità è tutta naturale, tutta fresca, tutta semplice, tutta quieta. È il primo movimento del cuore. E il primo movimento quello buono.

La carità è una madre e una sorella. 

Per non amare il proprio prossimo, bambina mia, bisognerebbe tapparsi gli occhi e le orecchie. Dinanzi a tanto grido di miseria.”

Non resta che aspettare il Festival che sarà a Castel Gandolfo dal 18 al 21 prossimi e la manifestazione del 20 ottobre presso l’Auditorium Conciliazione dalle 18.00 alle 20.00, aperta ai giovani dai 16 ai 35 anni. Nata in collaborazione con il Sinodo dei Vescovi, e la Fondazione Ente dello Spettacolo della Conferenza Episcopale Italiana!

Ufficio Comunicazione
Congregazione della Missione

 

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