Comunicate le vostre iniziative attraverso famvin.org/it

da | Nov 1, 2017 | Informazione vincenziana | 0 commenti

Il sito della Famiglia Vincenziana italiana nasce per mettere in rete tutte le esperienze ed iniziative del mondo vincenziano

Tutti vogliamo sapere cosa sta accadendo all’interno della Famiglia Vincenziana italiana e del mondo! Comunicare è una forma di carità, una forma di amore verso il prossimo.

Il Cardinal Bassetti, presidente della CEI, in un Convegno ha detto:

C’è una regola che vale per tutte queste forme di comunicazione: l’annuncio è sempre una forma di carità; è una forma di amore verso il prossimo, che esprime due realtà: in primo luogo, esprime sempre una relazione con l’altro, perché ogni comunicatore parla e si relazione con un pubblico e non rimane mai solo con se stesso; in secondo luogo, comunica un messaggio la cui portata ci sovrasta sempre perché, a ben guardare, nessun comunicatore è il reale e l’unico proprietario del messaggio ma è, fin dei conti, un medium, un mezzo di trasporto, un luogo di amplificazione. Detto in poche parole: tutti noi ogni volta che comunichiamo, sia che lo facciamo dalla prima pagina di “Avvenire” o dal nostro profilo Facebook, dobbiamo rispondere ad una regola non scritta caratterizzata da due elementi: la carità e la responsabilità.

Da questo punto di vista, è fondamentale il messaggio del Papa per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni del 2017 che aveva come titolo un versetto di Isaia: “Non temere, perché io sono con te (Is 43, 5)”. Questo messaggio, a mio avviso, è riuscito a sintetizzare con grande efficacia il clima sociale del tempo che stiamo vivendo e a proporre anche alcune strade pastorali per ogni persona.

Francesco in questo breve messaggio ha indicato almeno tre strade: la prima si caratterizza per la promozione di una “comunicazione costruttiva” che possa favorire un’autentica “cultura dell’incontro”; la seconda, invece, si contraddistingue con l’assoluta necessità di spezzare “il circolo vizioso dell’angoscia” e la “spirale della paura” che si alimenta fissando l’attenzione solo sulle “cattive notizie”; la terza, infine, si caratterizza per la doverosa attenzione alla “buona notizia” che è fonte di speranza e dal netto rifiuto, quindi, della logica “che una buona notizia non fa presa e dunque non è una notizia”.

Tutto dipende, invece, dice Francesco, dallo “sguardo” con cui guardiamo la realtà e dal modo con cui la raccontiamo e la divulghiamo.L’importanza di questo “sguardo” vale per tutti: per i giornalisti professionisti, per gli utenti dei social network e per i semplici lettori. Perché raccontare il mondo in cui viviamo, come ha detto Francesco, significa scrivere ogni giorno “la prima bozza della storia”. E se non c’è la necessaria prudenza si corre sempre il rischio di creare un clima d’opinione divisivo e conflittuale.

Potete inviare articoli corredati da foto, meditazioni e promuovere le vostre iniziative inviandole a padrevaleriocm@gmail.com

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