Ventesima domenica del Tempo Ordinario A – di p. Giorgio Bontempi c.m.

da | Ago 19, 2017 | La Parola per la Chiesa | 0 commenti

Isaia 56, 1.6-7
Salmo 66
Romani 11,13-15.29-32
Matteo 15,21-28


Lectio

Il vangelo di Matteo è redatto tra il 75 el’85 d. C. ed è destinato ad una comunità cristiana proveniente dall’ebraismo e convertita al cristianesimo. L’autore del Matteo usa quindi il linguaggio e la cultura ebraica, perché intende catechizzare i suoi destinatari sul fatto che il Cristo è il vero Mosè; il Cristo ha dato compimento alla Legge ed ai Profeti.
Al tempo in cui è redatto il vangelo di Matteo Paolo era già morto. La sua predicazione aveva portato il vangelo oltre i confini d’Israele: nel mondo greco e a Roma. Si erano così costituite comunità cristiane di pagani (persone che non erano ebrei), a Corinto, a Filippi, a Tessalonica, in Macedonia e a Roma.
La conseguenza dell’evangelizzazione di Paolo era questa: chiunque, facendosi battezzare può diventare cristiano, senza dover prima farsi circoncidere per diventare ebreo. La comunità cristiana si era oramai resa indipendente dal popolo ebraico. Infine si constatava che i pagani avevano accolto il vangelo e gli ebrei l’avevano rifiutato.
Ora, dopo questa introduzione, proviamo a fare la lectio del brano propostoci dalla liturgia della Parola di questa domenica.
Gesù è venuto per Israele, ma è stato rifiutato, vilipeso, torturato e crocifisso. I pagani, gente considerata da Israele di razza inferiore, invece l’anno accolto. La donna cananea personifica i pagani. Questa crede che Gesù possa guarire la figlia, perché crede che egli sia Dio.
Gli ebrei invece, che si erano costruiti il loro volto di Dio, erano più attaccati a questo e fino a rifiutare il vero volto di Dio, nella persona di Gesù di Nazareth.

Meditatio

L’episodio narrato nel vangelo si può ripetere con una certa frequenza anche in alcune cosiddette comunità cristiane. Ho scritto cosiddette nel senso che qualche realtà parrocchiale non manifesta appieno le caratteristiche delle autentiche comunità cristiane, ma sembrano soltanto un insieme di persone in cui ogni singolo va a Messa alla domenica per assolvere un dovere, se può si confessa e uscito dalla Messa, in cui spesso è stato muto spettatore, oppure ha ripetuto frasi a memoria, senza neppure pensare a quello che diceva, ricomincia la vita vera, quella seria, che non ha nulla a che fare con il vangelo. Si mente; si conserva con i denti e a qualsiasi costo, quello che si è accaparrato, la menzogna è all’ordine del giorno, come l’essere pavidi e millantatori ecc…
In questa situazione non si può vedere la donna cananea. Anzi, questa dà fastidio, perché come hanno reagito gli apostoli prima di aver fatto l’esperienza della risurrezione del Signore, questa viene a mettere in discussione le nostre abitudini religiose, il nostro si è sempre fatto così: questo è il nostro Dio. Invece la cananea afferma che è Gesù Cristo il vero Dio. E Gesù si china su di lei, mentre gli altri, forse offuscati da devozioni varie vogliono allontanarla. In pratica questo è accaduto in grande: Israele allontanò il Cristo e…fu la sua rovina, non perché Dio si vendica, perché il Padre ama Israele, ma perché allontanandoci dalla logica del vangelo, prima o dopo sarà la vita a presentarci il conto! Vegliamo per non cadere in tentazione….

Buona domenica.

Prima lettura
Is 56,1.6-7
Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore:
«Osservate il diritto e praticate la giustizia,
perché la mia salvezza sta per venire,
la mia giustizia sta per rivelarsi.
Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo
e per amare il nome del Signore,
e per essere suoi servi,
quanti si guardano dal profanare il sabato
e restano fermi nella mia alleanza,
li condurrò sul mio monte santo
e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera.
I loro olocausti e i loro sacrifici
saranno graditi sul mio altare,
perché la mia casa si chiamerà
casa di preghiera per tutti i popoli».

Salmo responsoriale
Sal 66
R.: Popoli tutti, lodate il Signore.
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.
Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.
Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.

Seconda lettura
Rm 11,13-15.29-32
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, a voi, genti, ecco che cosa dico: come apostolo delle genti, io faccio onore al mio ministero, nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. Se infatti il loro essere rifiutati è stata una riconciliazione del mondo, che cosa sarà la loro riammissione se non una vita dai morti?
Infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!
Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano misericordia.
Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti!

Vangelo
Mt 15,21-28
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidone. Ed ecco una donna Cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

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