XXXIII domenica del Tempo Ordinario A

da | Nov 12, 2011 | La Parola per la Chiesa | 1 commento

XXXIII domenica del Tempo Ordinario A

Di p. Giorgio Bontempi c.m. Proverbi 31,10 – 13.19 – 20.30 – 31

Dal Salmo 127

1Tessalonicesi 5,1 – 6

Matteo 25,,14 – 30

 

 

Lectio

 

Il vangelo di Matteo narra una situazione molto comune nel popolo ebraico: il possidente che parte per un viaggio, con lo scopo di compiere nuovi acquisti, di conoscere altri paesi e d’intessere amicizie importanti. Questi soleva lasciare la cura del proprio patrimonio ad amministratori fidati.

Servendosi di questo esempio l’autore del vangelo esorta la sua comunità cristiana a mettere a frutto i doni che il Padre ha elargito a ciascuno, come una solerte massaia (1 lettura), in un’attenta vigilanza, per accogliere il Signore nella quotidianità e non cadere nell’errore di pensare continuamente alla fine del mondo, come fecero i Tessalonicesi, che vennero ammoniti dall’apostolo Paolo e invitati alla vigilanza quotidiana, nel cercare di compiere la volontà del Padre (2 lettura).

 

Meditatio

 

Il brano evangelico puntualizza il fatto che ogni cristiano deve portare al Padre il doppio dei talenti ricevuti. Infatti non è importante il numero dei talenti ricevuti, ma è fondamentale ripresentarsi a Dio con il doppio di questi. A colui che fu dato un talento ne sono richiesti due, come a colui che furono dati cinque talenti ne sono richiesti dieci.

Portare a Dio il doppio dei talenti ricevuti significa impegnarsi a trafficarli, ma non siamo in una banca, oppure alla borsa di Milano, che cosa significa trafficare i talenti?

Intanto ricordo che i talenti equivalgono ai doni ricevuti, alle qualità che ciascuno di noi possiede. Non esistono persone sprovviste di doni.

Trafficare i talenti, quindi, significa innanzitutto cercare di compiere la volontà del Padre. Significa essere veri con se stessi, non avere maschere, non far credere agli altri, mediante una fama falsamente costruita, di essere quelli che non siamo, avendo scheletri nascosti nel nostro armadio…

Trafficare i talenti significa servire la Chiesa senza mire di carriera, anche all’interno del nostro piccolo mondo (diocesi, comunità religiose, gruppi laicali), ma come il servo inutile di evangelica memoria.

Trafficare i talenti significa sapere di essere strumenti nella mani dello Spirito Santo, pronti anche ad essere riposti, perché, al momento, non ritenuti utili.

Sono cosciente che, quanto ho proposto, risulti difficile ma, con una vigilanza quotidiana è possibile: vigilare ogni giorno per accogliere il Signore che passa e si manifesta nei poveri; vigilare per essere testimoni della verità….

Essere arroganti, presuntuosi, arrivisti, codardi, cercare i primi posti è porsi nella situazione del servo infingardo che non ha trafficato il talento ricevuto.

Buona domenica.

1 commento

  1. Marinella

    ……e poi ci sono quelli che che mettono le maschere e il boccaglio e trafficano sotto l’acqua per non essere visti quando tentano di mangiare i pesci piccoli e di questi ce ne sono a flotte,ma a questi basta sfilarle il boccaglio per farli risalire in superfice e dargli la possibilità di salvarsi,e si perchè ogni buon Cristiano deve preocuparsi della salvezza di tutti,i Doni che riceviamo ci vengono dati per metterli a disposizione del prossimo e per la nostra conversione personale,il Signore non ci chiederà conto di quanto ci siamo arrabbattati per fare molto ma ci chiederà conto di quanto abbiamo amato durante il tempo che ci ha concesso di vivere su questa terra,e ci chiederà conto anche di quello che pur potendo fare non abbiamo fatto per negligenza per la smisurata sonnolenza o perchè è stato più comodo farci i fatti nostri per mettere al sicuro i nostri interessi,interessi che non hanno niente a che vedere con il Dono di primaria importanza che abbiamo ricevuto sono sempre più convinta che quando non abbiamo dato automaticamente abbiamo tolto,per dono abbiamo ricevuto per dono dobbiamo donare, noi siamo più arroccati nella mentalità del contraccambio però sempre a nostro favore, del fatto che tutti esistiamo per Grazia di Colui che ci ha creato e che ci ha antecipatamente concesso una buona dose di fiducia spesso ci dimentichiamo,come pure ci dimentichiamo che se ci sforziamo di spendere bene la moneta del tempo ci verranno accreditati tanti di quegli interessi che ci consentiranno di vivere serenamente l’attesa del premio della vita eterna!Sia lodato Gesù Cristo.

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