Ennesimo suicidio in carcere…

da | Gen 31, 2011 | Carcere, Politiche sociali, Storia e cronaca | 0 commenti

“Ieri sera, un detenuto egiziano ristretto nel carcere di Sulmona si è suicidato. L’ennesimo suicidio in quel luogo invivibile che è il carcere di Sulmona”. Lo dice Giulio Petrilli, responsabile provinciale del Pd per il dipartimento diritti e garanzie.

“La vita nelle carceri italiane è durissima – aggiunge – con un sovraffollamento molto alto, quasi il doppio della capienza consentita, ma nel carcere di Sulmona diventa infernale, poi la sezione internati è veramente impressionante. Non ci sono parole per poterla descrivere, detenuti accalcati dentro celle anguste molto spesso a scontare non un reato, ma una presunta pericolosità sociale.

Dovrebbero lavorare, ma non c’è lavoro e per i pochi che hanno questa fortuna ci sono stipendi mensili che variano dai trenta ai settanta euro. L’assistenza sanitaria è praticamente nulla. A fronte di quattrocento detenuti, metà dei quali con patologie psichiche, c’è un solo psichiatra part time. Dentro quel carcere – osserva Petrilli – il tempo non scorre mai, tanto che tutti gli orologi delle sezioni sono fermi, perché il detenuto deve capire che lì è un cimitero per vivi. Il 30 settembre scorso scrissi al Ministro della Giustizia On. Alfano, affinché venisse a verificare di persona la vita nel carcere di Sulmona. Non ho avuto nessuna risposta e nessuna visita del Ministro è avvenuta”.

Fonte: Ristretti Orizzonti

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