400 anni e sembra ieri – Il cappello di san Vincenzo

da | Gen 10, 2017 | 400 anni, carisma, Formazione vincenziana | 0 commenti

In una serie di tre video, P. Tomaz Mavrič CM ci invita a concentrare la nostra riflessione su tre oggetti appartenuti a San Vincenzo de Paoli: il suo mantello, il cappello e le scarpe. Oggi vi presentiamo la prima: il suo cappello.

Queste reliquie sono oggetti che evocano la vita di Vincenzo de ‘Paoli, un pellegrino che ha viaggiato per le strade di Francia per il sollievo e il servizio dei poveri del suo tempo.

In questo primo video, p Tomaz Mavrič CM ci invita a contemplare il cappello di Saint Vincent, con uno sguardo di fede:

Fr. Tomaz Mavrič CM ci dice:

Il cappello di Vincenzo. Logoro.Consumato. Bucato in più parti.

Possiamo immaginarci Vincenzo camminare lungo le strade di Parigi e di altre città, portando questo cappello per proteggersi dal freddo, dalla neve.

Ma, ancora una volta, era uno strumento per lui. Uno strumento per servire.

Questa reliquia parla anche a noi e ci invita a riflettere su Vincenzo e sulla sua vita. Perché si innamorò di Gesù. Perché è stato instancabile nel suo andare e venire,  fino ad essere fisicamente così esausto che alla fine non era più in grado di uscire dalla sua stanza.

Ma qui siamo invitati a uscire, sempre con Gesù.

Domande per il dialogo:

Dopo aver visto questo video insieme, siete in grado di rispondere alle seguenti domande:

  1. Che cosa ci suggerisce il cappello di San Vincenzo?
  2. Il cappello protegge dal troppo sole, ci protegge dai pericoli del viaggio. Quali “pericoli e difficoltà” troviamo nel nostro modo di servire i poveri, seguendo l’esempio di Gesù Cristo? Cosa possiamo fare per risolvere queste difficoltà, per ridurre al minimo i pericoli?
  3. Si può pensare ad alcuni impegni (personali e collettivi), concreti e misurabili, dopo aver contemplato il cappello di San Vincenzo?

Presentazione generale di questa serie di video

Il 2017 è per noi l’anno del carisma. A differenza di altri fondatori, s. Vincenzo non ha avuto visioni o voci dall’alto. Lo Spirito Santo lo ha sorpreso e interpellato in due momenti che gli hanno rivelato due povertà: «Il povero popolo muore di fame e si danna». Dunque una duplice fame: di Parola e di Pane, cui corrisponde una duplice Morte: del corpo e dell’anima. Vincenzo, che dopo i fallimenti del primo decennio della sua vita sacerdotale, testimoniati dalla lettera alla madre di volersi ritirare onoratamente per passare il resto dei suoi anni con lei (I,18), aveva cominciato a riprendersi e a convertirsi alla carità per Dio e per i poveri. Folleville e Châtillon furono gli agguati di Dio. Vincenzo da quel momento trovò la missione della sua vita che diede un senso e una direzione alla sua vita e dà senso alla nostra vita di membri della famiglia vincenziana.

Per questo all’inizio del nostro anno “santo”, o anno “carismatico”, il Padre Generale Tomaz Mavric, facendo tesoro di un suggerimento di un confratello, ha deciso di comunicare con tutti singolarmente i membri della Famiglia Vincenziana con brevi messaggi in video facilmente visibili grazie alla diffusione di smartphone e tablet. Ha cominciato con alcuni ricordi del santo: il mantello, il cappello e i sandali. Si trovano nella Casa della Missione di Torino dall’epoca della Rivoluzione Francese. Toccando con mano queste reliquie ci ha ricordato che il carisma vincenziano ci riguarda da vicino. Anche noi siamo chiamati a guardare «alla roccia da cui siamo stati tagliati» (Is 51,1). Altri ne seguiranno: a Folleville, Châtillon, Parigi, Château-l’Evêque, Dax, oltre che nei luoghi della carità e della missione.

Inizialmente saranno diffusi in otto lingue: spagnolo, inglese, francese, portoghese, sloveno, slovacco, polacco e italiano. Ma desideriamo arrivare presto a aggiungere altre lingue locali.

Questa operazione è stata possibile perché ci si è affidati a Piotr Dziubak, un cineasta che ha al suo attivo film e documentari, a cui ha lavorato (Alcuni titoli: “De Gasperi-mio padre”; “Santo subito. Alle periferie del mondo con Giovanni Paolo II”; “Liszt”; “Das Fenster zur Welt – 50 Jahre Zweites Vatikanisches Konzil”).

E‘ un lavoro che comincia oggi e che continuerà con altri video che potranno essere realizzati dai vari rami della Famiglia vincenziana, a partire dalla propria esperienza di carità e missione.

In questo modo, daremo testimonianza al mondo della vivacità ed attualità del nostro carisma.

Inizialmente questi messaggi saranno disponibili in otto lingue: spagnolo, inglese, francese, portoghese, italiano, polacco, sloveno e slovacco … anche noi vogliono fare questi messaggi disponibile in altre lingue e dialetti.

Questo lavoro è stato affidato a Piotr Dziubak, un regista che ha prodotto diversi documentari importanti, per esempio, De Gasperi-mio padre; Santo subito. Alle perferie del Mondo con Giovanni Paolo II; Liszt; Das Fenster zur Welt – 50 Jahre Zweites Vatikanisches Konzil.

E‘ un lavoro che comincia oggi e che continuerà con altri video che potranno essere realizzati dai vari rami della Famiglia vincenziana, a partire dalla propria esperienza di carità e missione.

In questo modo, daremo testimonianza al mondo della vivacità ed attualità del nostro carisma.

Video per gentile concessione di il canale YouTube di CMGlobal, basato su un’idea di P. Luigi Mezzadri, CM, e diretto da Piotr Dziubak.

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