Undicesima domenica del Tempo Ordinario C Di p. Giorgio Bontempi c.m.

da | Giu 11, 2016 | La Parola per la Chiesa | 0 commenti

2Samuele 12,7-10.13;
Salmo 31;
Galati 2,16.19-21;
Luca 7,36-8,3

Lectio

Davide rappresenta la persona che è caduta nel delirio di onnipotenza e questo lo ha portato a peccare contro Dio e non ascoltare la voce dei profeti.
Però, anche in una situazione così la persona può redimersi, se riconosce il male commesso, ascolta la parola del profeta e si dispone alla penitenza.
Al contrario la figura del fariseo, che invita Gesù a casa sua, ha un comportamento che è l’opposto di quello di Davide, quando ammette di avere peccato.
Il fariseo si sente giustificato per l’osservanza della Legge di Mosè. Egli è bravo e tale stato dipende solo dal suo impegno, per questo Dio lo deve premiare: egli è il salvatore di se stesso. Ecco perché si pone di fronte a Gesù con un atto di sfida, per vedere se egli è il messia atteso e si convince che Gesù non sia tale quando si fa lavare i piedi dalla prostituta. Infatti, farsi toccare dalla prostituta, significava infrangere la legge e divenire a sua volta peccatori e il messia non poteva comportarsi così.
La risposta di Gesù spiazza il fariseo, perché egli imposta il rapporto con Dio secondo la logica dell’amore e non secondo quella del dovere.

Meditatio

Riflettiamo se il nostro rapporto con Dio è all’insegna del dovere o all’insegna dell’amore. È importante perché dalla risposta che diamo deriva il nostro comportamento.
Se il nostro rapporto con Dio è all’insegna dell’amore, costruiremo attorno a noi comunità, se invece è all’insegna del dovere ci porremo al centro del nostro piccolo mondo e gli altri avranno sempre torto e noi, naturalmente, sempre ragione.

Il rapporto di amore con Dio, scaccia la paura, ci fa sentire amati senza nostro merito e quindi saremo noi i primi a stupirci del bene che lui compie per mezzo nostro e degli altri. Altrimenti si rischia di sentirci persone non amate, sole, persone che cercano anche inconsciamente di plagiare gli altri…

Tutte le volte che mi trovo dinnanzi a persone ipercritiche con gli altri, gente che tende a voler sempre sedere ai primi posti, che non sa discutere e ancora non sa dire ho sbagliato, penso sempre che siano fratelli e sorelle che, infondo al loro cuore, non lo ammetteranno mai, non si sentono amate: da Dio, in famiglia e nella comunità. Preghiamo per loro perché abbiano l’atteggiamento di Davide e della donna che ha lavato i piedi a Gesù.

Buona domenica.

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