comunicazione

da | Mag 12, 2015 | Opinioni a confronto | 1 commento

Buongiorno, sono la moglie di un malato disabile al 100% dal 2010 che vive con una pensione di invalidità di € 280,oo con una figlia a carico che frequenta una scuola cattolica di Verona ed io che non lavoro per seguire la famiglia. Bene. Ho saputo proprio oggi che una persona che conosco, italiana, ma sposata e poi divorziata da un marocchino e ora vive con un altro marocchino, madre di 3 figli viene da voi aiutata nella spesa. Allora la mia domanda è questa: Stata seguendo proprio le orme di San Vincenzo o fate anche voi quello che vi fa più comodo.IO ITALIANA CON MARITO ITALIANO E FIGLIA ITALIANA non ho diritto a nulla(perchè sapete  ho una casa di proprietà) e quindi vuol dire che devo mangiarmi un pezzo di muro o pagherò le bollette con un pezzo di muro quando mi arrivano!!!!! E’ GIUSTO TUTTO QUESTO???? Ad una italiana/marocchina che non sa tenere chiuse le gambe gli passate la spesa per mangiare!!! E io che sono italiana e tante volte ho chiesto aiuto DEVO MENDICARE DAI
GENITORI????. Perchè questa qua non va a lavorare visto che è più giovane di me? Visto che la faccia tosta di mettersi su L’Arena ce l’ha? Visto che anche lei ha dei genitori per farsi manternere. Parecchi anni fa io e la mia famiglia abbiamo avuto problemi con mio fratello TUTTI ITALIANI che non lavora, che beve..ecc ecc. e proprio lì di fronte al duomo ci è stato detto semplificando il discorso che dovevamo pensare noi come famiglia a nostro fratello che attualmente vive con la mamma e lo mantiene. Perchè anche lui come la mia famiglia non ha diritto alla spesa??? ad essere aiutato??? E POI SIAMO NOI I RAZZISTI??? Ma se si riformeranno le brigate rosse sarò la prima in prima linea.. Grazie

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1 commento

  1. Giuseppe Turati

    Gent.ma Adriana Bonamente,

    ho letto il suo sfogo che merita attenzione. Non ho ben chiaro con chi se la prende della San Vincenzo perché io sto a Roma e mi pare di capire che Lei viva a Verona. Sulla qualità delle leggi italiane possiamo entrambi fare poco, ma quel poco lo possiamo fare per migliorarle attraverso i normali canali della partecipazione democratica e politica. Ma capisco che i tempi non sono brevi per cambiare le cose.
    Per quanto riguarda un possibile aiuto immediato, se la situazione in cui vive è quella che mi ha descritto, stento a credere che la San Vincenzo o qualsiasi altro gruppo caritativo (Caritas…) non sia disposto a fare qualcosa per venirLe incontro. Personalmente penso che sia inutile alzare steccati e fare confronti tra italiani e stranieri: di solidarietà ce ne sarebbe per tutti! Un ultimo consiglio: la storia (magistra vitae) mi porta a credere che la brigate rosse non hanno cambiato molto in questo Paese (almeno non certo in meglio!). Le sconsiglio di cercare una risposta ai suoi bisogni immediati per questa via.
    Le auguro comunque di incontrare persone disponibili a darLe una mano concreta… Io so che a Verona ce ne sono molte, anche nella San Vincenzo. Provi a rivolgersi ad essa con umiltà e fiducia…. Auguri!
    GT, webmaster di FamVin

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