Apparizione della Madonna a Santa Caterina Labouré (FdC)

da | Lug 18, 2011 | Chiesa, Formazione vincenziana, Notizie sulla Famiglia Vincenziana, Santi e Beati, Spiritualita' vincenziana | 0 commenti

La straordinaria serie di apparizioni mariane è cominciata a Parigi nel 1830, nella Rue du Bac, la notte tra il 18 e il 19 luglio…

La Medaglia Miracolosa e’ la medaglia della Madonna per eccellenza, perche’ e’ l’unica da Lei ideata e voluta comparendo nel 1830 a Santa Caterina Laboure’ (1806-1876) a Parigi, in Rue du Bac. La stessa Caterina, Figlia della Carita’ di San Vincenzo de’ Paoli, cosi’ descrive le apparizioni: “Venuta la festa di San Vincenzo (19 luglio 1830) la buona Madre Marta (direttrice delle novizie) ci fece alla vigilia un’istruzione sulla devozione dovuta ai Santi e specialmente sulla devozione alla Madonna. Questo mi accese si gran desiderio di vedere la Santissima Vergine, che andai a letto col pensiero di vedere in quella stessa notte la mia buona Madre Celeste: era tanto tempo che desideravo vederla. Essendoci stato distribuito un pezzettino di tela di una cotta di San Vincenzo, ne tagliai una meta’ e l’inghiottii. Cosi’ mi addormentai con pensiero che San Vincenzo mi avrebbe ottenuto la grazia di vedere la Madonna.

Alle undici e mezzo mi sento chiamare per nome: “Suor Laboure’! Suor Laboure’!” Svegliatami, guardo dalla parte dove veniva la voce, che era dal lato del passaggio del letto, tiro la cortina e vedo un Fanciullo vestito di bianco, dai quattro ai cinque anni, il quale mi dice: ” Vieni in cappella; la Madonna ti aspetta”. Mi venne subito in mente: Mi sentiranno! Ma quel Fanciullino e’ pronto a rispondermi: “Stai tranquilla: sono le undici e mezzo e tutti dormono profondamente. Vieni che ti aspetto”.

Il Fanciullo mi condusse nel presbiterio accanto alla poltrona del Signore Direttore, dove io mi posi in ginocchio, mentre il Fanciullino rimase tutto il tempo in piedi. Parendomi il tempo troppo lungo, ogni tanto guardavo per timore che le suore vegliatrici passassero dalla tribuna. Finalmente giunse il sospirato momento. Il Fanciullino mi avverti’, dicendomi: “Ecco la Madonna, eccola!”

Sentii un rumore come il fruscio di vesti di seta venire dalla parte della tribuna, presso il quadro di San Giuseppe, e vidi la Santissima Vergine che venne a posarsi sui gradini dell’altare dal lato del Vangelo. Era la Santissima Vergine, ma tutta simile a Sant’Anna, solo il volto non era lo stesso. Io ero incerta se si trattasse della Madonna. Ma il Fanciullino che era li’ mi disse: “Ecco la Madonna!”

Dire cio’ che provai in quel momento e cio’ che succedeva in me, mi sarebbe impossibile. Mi sembrava di non riconoscere la Madonna. Quel Fanciullino mi parlo’ allora non piu’ con voce di bambino, ma d’uomo alto e robusto, e disse parole forti. Io, guardando la Santissima Vergine, spiccai allora un salto verso di Lei, ed inginocchiandomi sui gradini dell’altare, appoggiai le mani sulle ginocchia di Maria…

Fu quello il momento piu’ dolce della mia vita. Dire tutto cio’ che provai mi sarebbe impossibile. La Madonna mi spiego’ come dovevo comportarmi col mio direttore e parecchie cose che non debbo dire; mi insegno’ il modo di regolarmi nelle mie pene e mostrandomi con la sinistra i piedi dell’altare, mi disse di andarmi a gettare ai piedi dell’altare ad espandervi il mio cuore, aggiungendo che cola’ io avrei ricevuto tutti i conforti a me necessari.

“Figlia mia – mi disse la Madonna – Dio vuole affidarti una missione. Avrai molto da soffrire, ma soffrirai volentieri, pensando che si tratta della gloria di Dio. Avrai la grazia; dì tutto quanto in te succede, con semplicità e confidenza. Vedrai certe cose, sarai ispirata nelle vostre orazioni, rendine conto a chi é incaricato dell’anima tua…”. Quanto tempo restassi con la Madonna, non saprei dire: tutto quello che so è che, dopo di avermi lungamente parlato, se ne andò scomparendo come ombra che svanisce, dirigendosi verso la tribuna, per quella parte da cui era venuta. Alzatami dai gradini dell’altare, rividi il Fanciullino al posto dove l’avevo lasciato, il quale mi disse: “E’ partita!”. Rifacemmo lo stesso cammino, trovando sempre tutti i lumi accesi e tenendosi quel Bambino sempre alla mia sinistra. Credo che quel bambino fosse il mio Angelo custode, resosi visibile per farmi vedere la Madonna; io infatti l’avevo molto pregato di ottenermi un tal favore. Era vestito di bianco e portava con se’ una luce miracolosa, ossia era sfolgorante di luce, dell’eta’ dai quattro ai cinque anni. Tornata a letto, sentii suonare le due e non ripresi più il sonno”.

 

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